PETTOLE

(o pittule, pettele, pettuli, pəttəlècchjə, scorpelle, popizze, sfringioli…)

 L’interno delle pettole

(o pittule o popizze o scorpelle, etc.)

Le sacre sfere infuocate hanno vari nomi in Puglia: pittule, pettole, pettele, pettuli, pəttəlècchjə, scorpelle, popizze, sfringioli e, probabilmente, anche altri che ci sfuggono.

Dalla forma tondeggiante, ma imprecisa, si mangiano appena scolate dall’olio bollente, garantendo ustioni non indifferenti ai meno accorti.

L’impasto si dà un gran da fare per essere turgido e vaporoso allo stesso tempo, soffice, ma anche sostanzioso: potete ammirare come la farina, idratandosi rigorosamente con acqua, olio e sale, metta su massa muscolare e alimentare. C’è un arduo lavoro ginnico dietro la semplicità della perfezione! D’altro canto, per le creature del Duomondo, lo sport è una cosa seria, come testimonia il loro utilizzo del torrone natalizio.

Talvolta cosparse di zucchero, queste pallottole fritte hanno il sapore della festa perché si usa cucinarle in date particolari, diverse da zona a zona.

Nel Salento dicono “Ti la Mmaculata la prima ffrizzulata, ti la Cannilora l’ultima frizzola” (trad.: nel giorno dell’Immacolata, la prima preparazione di pittule, nel giorno della Candelora, l’ultima), mentre a Bari la sera della vigilia dell’Immacolata, impazzano i panzerotti.

A Gallipoli si inizia presto: le prime pittule* appaiono il 15 ottobre per Santa Teresa d’Avila. Poco dopo, l’11 novembre a Lecce, invece, le pittule vengono preparate in onore di San Martino. A Rutigliano le popizze sono immancabili nel giorno di Santa Caterina (25 novembre), mentre a Taranto le pettele vengono fritte nel giorno di Santa Cecilia (22 novembre), ma per i più, da Foggia a Taranto, passando per la Terra di Bari, è alla vigilia di Natale e a quella di Capodanno che le pettole proprio non possono mancare.

E, infine, per dirla proprio tutta, se chiedete a qualsiasi pugliese, vedrete che alla fine la risposta sarà una e sempre la stessa: le pittule o pettole, pettele o pettuli, pəttəlècchjə o scorpelle, popizze o sfringioli, come le chiami e le chiami, dolci o salate che siano, vanno bene sempre!


*Piccolo compendio linguistico pugliese:

  • pittule nel dialetto leccese,

  • pèttuli nel dialetto brindisino,

  • pèttëlë nel dialetto tarantino,

  • péttole o popizze nel dialetto barese,

  • pəttəlècchjə o p'ttlècchj ad Altamura.

  • scorpelle a San Severo (Foggia),

  • sfringioli a Torremaggiore (Foggia) ,

Fonte: wikipedia e consulto telefonico con gente dei vari luoghi, famigliari, amici e non. Per ulteriori integrazioni, scriveteci su Instagram o Facebook!

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