OMBRE - IL PRIMO INCONTRO

Tra i rami e le pietre della foresta di Mercadante

L’inverno in Puglia, tra le tante cose, è anche una camminata nella foresta di Mercadante in una giornata di sole. Sì, perché la pioggia ci raggiunge impietosa in autunno a spezzare anche gli animi più forti, ma il sole combatte con ardimento per imporsi e regnare su di noi così forte che asciuga via tutto il maltempo e il malumore dalle ossa in un colpo solo.

Il pugliese, si sa, possiede la sapienza di portare il naso in giro all’aria aperta al primo raggio che si staglia nell’azzurro “bel tempo”, un colore che qualsiasi abitante del tavoliere impara a riconoscere fin dalla più tenera età.

Abbiamo, così, incontrato, per la prima volta, queste straordinarie creature incorporee duomondesche, le Ombre.

Il nome non lascia presagire niente di buono, ce ne rendiamo conto, ma vi assicuriamo che questi esserini hanno la loro importanza. Come già anticipato nell’introduzione, le Ombre sono delle macchie di creature di cui poco si sa e sono responsabili di alcuni accadimenti negativi, ma vivono perfettamente integrate con le creature nel Duomondo, condividendone le regole e i principi.

Creature silenti dagli enormi poteri in grado di portare buio, silenzio e distruzione, le Ombre hanno il compito di ispirare atti malevoli, di insidiare le anime e gli spiriti, di vincere la bontà e piegarla alla miseria. Si nutrono di bellezza, ingoiandola nella loro oscurità fino a farla sparire in una macchia nera.

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