SPIRITELLI D’ARIA
DESCRIZIONE
Amanti del bello in ogni sua forma, sono creature vanitose che difendono il primato dell’eleganza e della buona educazione.
Il mantello, le capigliature preziose, il collo di piume di pregiata vaporosità sono tutti vezzi di una presunta nobiltà che, inconsapevolmente, si sono inventati. La dedizione e la fatica che impiegano nell’agghindare le chiome è ragione di stizza nei confronti degli Spiritelli della Terra.
Il loro stemma è un rettangolo dorato con al centro un sole che sorge o tramonta a seconda dei punti di vista, simbolo della loro condizione in bilico tra sogno e realtà.
Sono, infatti, i più spirituali degli spiritelli: la loro posizione tra cielo e terra li avvicina più di tutti ai grandi misteri dell’Universo e, spesso, cadono in uno stato di trance divinatoria in cui pronunciano parole criptiche che arrivano direttamente dagli angoli più nascosti e arcani del creato.
Quando si risvegliano, non ricordano niente di quel momento. Incarnano, così, la linea sottile tra reale e irreale, tra possibile e impossibile, tra materia e astratto, il che spiega l’aria sempre un po’ disorientata e trasognata.
SCHEDA RIEPILOGATIVA
Tipo: Spiritello.
Sottotipo: Aria.
Simbolo: Un rettangolo dorato con al centro un sole che sorge o tramonta a seconda dei punti di vista, simbolo della loro condizione in bilico tra sogno e realtà.
Personalità: Vezzosi, altezzosi, vanitosi, goffi nel loro pretendere un’eleganza che mal si adegua alla loro sbadataggine e alla loro scarsa prestanza fisica.
Estetica: Alati, dai colori blu e dorati, sono dotati di chiome particolarmente lucenti sulle quali spendono moltissimo del loro tempo. Indossano sempre un mantello, gioielli e un vaporoso collo di piume.
Habitat: I punti più elevati: nuvole, cielo, aria, torri, tralicci, sommità di alberi, campanili.
Motto: “Noi siamo figli delle stelle”
[Spiritello d’Aria impegnato in una discussione con Spiritello della Terra presso il castello di Lucera (Terra di Foggia)]
AVVISTAMENTO 1
Avevamo un weekend invernale libero per uno dei nostri viaggetti esplorativi. Decidemmo di dedicarci alla zona Foggiana.
Arrivatз a Lucera, una struttura imponente di fiabesca memoria catturò subito la nostra attenzione: eravamo ancora lontanз, ma la fortezza Svevo-Angioina si faceva notare in tutta la sua magnificenza con i suoi 900 metri di cinta muraria, regnando solenne su tutto il Tavoliere dall’alto del Colle Albano.
Ci avvicinammo fin sotto le mura e ci ritrovammo spettatori di una scena curiosa: uno Spiritello della Terra, comodamente seduto con le gambe a penzoloni sulla Torre della Regina, conversava fitto con un altezzoso Spiritello d’Aria.
Da quanto abbiamo potuto sentire, quest’ultimo rivendicava la nobiltà della fortezza, baluardo di strategia militare, eretto da sua maestà illustrissima, il fulgido Imperatore Federico II di Svevia e, poi, ultimato da sua superba altezza reale, il glorioso re Carlo I d’Angiò. Era, quindi, molto contrariato e, oseremmo dire, offeso dalla villica postura dello scostumato zoticone di Terra che invitava, non troppo gentilmente, a dirigere il suo deretano su sedili più confacenti.
Al contrario di ciò che ci si potrebbe aspettare, lo Spiritello della Terra ridacchiava compiaciuto, indifferente agli improperi. Alla fine, chiuse il discorso con un gioviale invito a brindare alla bella giornata e alle nuove amicizie, lasciando di stucco lo spiritello alato che si vide costretto ad assecondarlo nel rispetto del Bon Ton.